Un’immagine forte destinata a restare nella memoria: sul prato del Panasonic Stadium di Osaka, S.A.S. il Principe Alberto II ha dato il calcio d’inizio simbolico di una partita di calcio accanto a Takumi Minamino, giocatore giapponese dell’AS Monaco e ambasciatore di questo evento eccezionale intitolato “United Through Legends”. Un gesto simbolico per lanciare questo incontro inedito tra i Barbagiuans di Monaco e una selezione di leggende del calcio giapponese, tutti ex internazionali.
Organizzato a margine della Giornata Nazionale di Monaco all’Esposizione Universale di Osaka, questo incontro benefico ha segnato una svolta nella storia dei Barbagiuans. Per la prima volta dall’arrivo di Louis Ducruet alla presidenza del club, la squadra si è esibita all’estero. E non in un luogo qualsiasi: in Giappone, paese caro al cuore di Ducruet, anche commissario onorario del Padiglione di Monaco. Ha sottolineato “la lunga amicizia che unisce il Principato e il Giappone.”
In campo, lo spettacolo era da sogno: Marcel Desailly, Robert Pires, Patrice Evra, Ludovic Giuly, Gaël Givet… Davanti a loro, ex internazionali giapponesi decisi a non fare solo presenza. La partita ha mantenuto tutte le promesse: ritmo, intensità, spettacolo e un vero impegno da entrambe le parti.
Il Giappone è passato in vantaggio e ha condotto gran parte della gara. All’intervallo erano avanti 3-2, nonostante i gol di Robert Pires e Patrice Evra su rigore. I Barbagiuans sono tornati nel secondo tempo senza mai mollare. Una leggenda della mitica stagione 2004 del Monaco, Gaël Givet, ha pareggiato nel finale dopo un errore difensivo, prima che Serge Gakpé regalasse ai Barbagiuans la vittoria per 4-3 negli ultimi minuti dell’incontro.
Come sempre con i Barbagiuans e con l’impegno di Louis Ducruet, l’evento ha portato un messaggio forte: quello di solidarietà e condivisione, valori fondanti del club creato oltre 40 anni fa da S.A.S. il Principe Alberto II. Il pubblico giapponese, numeroso e caloroso, ha risposto con entusiasmo. L’atmosfera è stata festosa e rispettosa, in linea con la partita. I proventi saranno devoluti a FIGHT AIDS MONACO e a diverse associazioni locali a sostegno delle vittime del terremoto che ha colpito la città di Noto, in Giappone.
A bordo campo, la famiglia principesca e la delegazione ufficiale monegasca erano presenti per assistere all’incontro. Un forte sostegno che ha dato pieno senso a questa trasferta. L’evento è stato reso possibile anche grazie al coinvolgimento di Ludovic Giuly e della sua società Goatsiders, partner chiave dell’organizzazione sul posto. Una partita, un debutto e un simbolo. A Osaka, i Barbagiuans hanno dimostrato che il loro impegno va ben oltre i confini del Principato, aprendosi a nuove culture.
Un debutto internazionale coronato dal successo, che ne annuncia altri…
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Louis Ducruet: “Sono un grande appassionato del Giappone. Fin da bambino ho sviluppato una forte ammirazione per il Paese del Sol Levante, scoprendone la cultura e l’identità. Con i Barbagiuans desideravo che potessimo agire anche all’estero. Osaka è stata la nostra prima esperienza, il legame era naturale. È stata una sfida importante che siamo riusciti a superare, lontano dalle nostre abitudini.”
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Marcel Desailly: “È sempre un piacere contribuire al successo di questo tipo di manifestazioni sportive e benefiche. Felice di indossare la maglia monegasca dei Barbagiuans per l’occasione. Siamo venuti da lontano, c’era pubblico nello stadio, una grande energia… sono soddisfatto.”
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Robert Pires: “Anche se non ho mai giocato per il Monaco, quando Ludo Giuly e il presidente Louis Ducruet mi hanno invitato oggi, non ho esitato. È un vero piacere e la cosa più importante resta la buona causa, il motivo per cui siamo tutti qui, ed è bello ritrovarsi.”
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Ludovic Giuly: “È stato un evento molto bello, sono felice di aver partecipato. È sempre un onore giocare davanti alla famiglia principesca, presente per l’occasione… quindi sono il più felice di aver contribuito al successo di questo progetto.”
— Loris Saytour